di Luciano O. Atzori
Il Ghiaccio Alimentare (o commestibile) è il ghiaccio preparato con l’acqua potabile (quindi conforme al D.Lgs. 31/2001) che alla fusione si deve trasformare in acqua avente le stesse caratteristiche fisico-chimiche e microbiologiche dell’acqua potabile utilizzata per la sua produzione.
Quindi per ghiaccio alimentare s’intende quel ghiaccio che può venire a diretto contatto con gli alimenti e quindi essere consumato, di conseguenza questo ghiaccio è un alimento a tutti gli effetti e come tale può essere vettore di molti microrganismi patogeni per l’uomo. Per evitare ciò ricordiamoci che:
- il Ghiaccio domestico, cioè quello che viene preparato in casa utilizzando il reparto congelatore/freezer dei frigoriferi e spesso utilizzato per cocktail, raffreddamento della frutta, ecc., frequentemente viene preparato utilizzando contenitori aperti o non sigillanti perfettamente quindi tende a incorporare gli eventuali odori degli alimenti presenti all’interno del frigorifero (melone, pesce, ecc.). Per lo stesso motivo questo ghiaccio può essere contaminato da muffe. Proprio per questa situazione è buona consuetudine effettuare il turnover del ghiaccio alimentare domestico massimo ogni 2-3 settimane;
- non bisogna mai maneggiare il ghiaccio direttamente con le mani, ma esclusivamente con gli appositi strumenti (pinze, ecc.);
- non bisogna mai riutilizzare il ghiaccio alimentare (es. prima per raffreddare la bottiglia del vino bianco e poi per rinfrescare la frutta e/o per cocktail;
- non bisogna farsi “abbagliare” dal falso mito che “le basse temperature uccidono i microrganismi” e che quindi nel ghiaccio non possono esserci microrganismi. Non esiste favola più ingannevole in quanto le basse temperature riescono ad uccidere solo una percentuale molto bassa di microrganismi e di norma evitano solo la loro proliferazione. Di conseguenza quando il ghiaccio passa allo stato liquido gli eventuali microrganismi presenti diventano attivi (cioè in grado di proliferare) e pericolosi soprattutto se vengono a contatto con alimenti che non subiranno la cottura;
- durante i viaggi nei Paesi esotici o tropicali è sempre bene non farsi servire bevande con dentro del ghiaccio perché frequentemente questo viene preparato facendo uso di acqua non potabile.
SAPEVI CHE
Non è vero che l’alcool etilico (presente soprattutto nei super alcolici) e l’anidride carbonica (cioè la CO2 che rende frizzante molte bibite) presenti in molte bevande possano distruggere tutti i microrganismi patogeni eventualmente contenuti nel ghiaccio alimentare.
© Produzione riservata
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Dr. Luciano O. Atzori
Biologo – Esperto in Sicurezza degli Alimenti e in Tutela della Salute
Divulgatore Scientifico – Consulente agroalimentare
Co-founder ISQAlimenti.it