Cibi ultra-trasformati: passa attraverso la loro definizione del modo nuovo di indagare il rapporto tra alimentazione e obesità introdotto da Carlos Monteiro, professore di Nutrizione e salute pubblica dell’Università di San Paolo, in Brasile. Monteiro elabora il concetto a partire da un’osservazione: mentre calavano gli acquisti di zucchero e grassi, aumentavano il tasso di obesità e la diffusione del diabete di tipo 2. Il focus di indagine si è spostato così sull’industria di trasformazione alimentare scoprendo come zuccheri e grassi avessero trovato un nuovo modo di arrivare alle tavole dei brasiliani.
Dal suo studio emerse che prodotti come le crocchette di pollo del fast food, le salsicce vegane, zuppe e hamburger pronti, le barrette proteiche per gli sportivi spesso contengono elevate quantità di zuccheri, grassi e sale, con l’aggiunta di additivi in abbondanza per migliorarne la palatabilità.
Si tratta di cibi che corrispondono alle logiche di profitto di un mondo produttivo che si regge su una proposta alimentare standardizzata e industriale. Questi cibi ultra-lavorati fanno male alla nostra salute, sebbene siano ormai popolari al punto da essere entrati a far parte dei ricordi d’infanzia di tanti nuovi adulti, perché molto pratici, veloci da preparare e spesso anche economici.
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