L’invasione degli “ultra cibi”: mangeremo così?

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Smart food, beveroni, cibi prodotti con le biotecnologie o addirittura stampati in 3D. Nati come pasti sostitutivi per chi vuole dimagrire o ha particolari esigenze di salute

Nei laboratori scientifici si dice spesso che un buon ricercatore è un ottimo cuoco e viceversa: le “ricette” degli esperimenti e quelle dei manicaretti hanno in comune la necessità di fare attenzione a dosi, modalità di preparazione, passaggi critici. Ma è possibile che le cucine diventino veri laboratori, in un prossimo futuro? Secondo un documento dell’Ordine Nazionale dei Biologi sì, perché i cibi che già oggi fanno capolino su alcune tavole sono sempre più tecnologici, sempre più fantascientifici.

Dall’invasione degli ultracorpi a quella degli ultracibi

Secondo Luciano Atzori, coordinatore della Commissione permanente di studio su igiene, sicurezza e qualità dell’Ordine dei Biologi, «La tendenza a cercare prodotti, nuovi, originali, “per pochi” sta facendo diventare appetibili ultracibi ottenuti attraverso le biotecnologie, dalle bistecche sintetiche ottenute da cellule staminali bovine coltivate in vitro alla pallina ecosostenibile il cui involucro, l’imballaggio, si scioglie al contatto con la lingua liberando yogurt o altri ripieni. Sono alimenti che hanno spesso un basso impatto ambientale grazie al ciclo produttivo o all’assenza di packaging, frutto di ricerche di laboratorio».

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