di Luciano O. Atzori
Il Kiwi è un frutto originario della Cina meridionale e attualmente è coltivato in diversi Paesi. Nonostante la notevole quantità di acqua che richiede la sua coltivazione, l’Italia è il primo produttore al mondo. Prodotto soprattutto nel Lazio dove il kiwi di Latina ha ottenuto l’IGP diventando una delle eccellenze italiane.
Questo frutto, che troviamo tutto l’anno nei punti vendita, è ricchissimo di utili principi nutritivi basti pensare che un kiwi contiene molta più vitamina C di un’arancia, più Potassio di un banana, contiene tanta vitamina E (più di un avocado) e K, ma anche vitamina A, ha un elevato contenuto di fibre solubili e insolubili (utili per una buona digestione e per contrastare la stipsi), è ricco di polifenoli (conosciuti per le loro proprietà antiossidanti) e di serotonina (sostanza utile per il buon sonno e per l’umore), è fonte di luteina (carotenoide ad azione antiossidante fondamentale per la salute degli occhi) e contiene meno calorie di una mela (quindi il kiwi ha un ridotto apporto energetico).
Insomma questo frutto è un vero toccasana ideale per le macedonie, insalate, frullati, estratti e come spuntino da consumare regolarmente nell’ambito di una dieta sana, equilibrata e varia.
Quando stiamo acquistando i kiwi dobbiamo verificare la consistenza (quelli maturi al punto giusto sono leggermente morbidi quindi non duri o eccessivamente teneri), l’integrità del frutto (non ci devono essere ammaccature, tagli e macchie anomale) e la peluria esterna (se abbondante in genere indica pochi maneggiamenti).
Quando si pensa al kiwi ci viene subito in mente il classico frutto verde (il più conosciuto e commercializzato) ricco di clorofilla (sostanza utile per contrastare la stanchezza), ma in realtà esistono altre varianti di questo meraviglioso frutto.
C’è il kiwi gold (conosciuto anche come kiwi giallo) caratterizzato dalla minore acidità, dal sapore maggiormente dolce e da gustare soprattutto in abbinamento ai formaggi stagionati. Di questo frutto si può mangiare anche la buccia glabra (molto ricca di pectina: fibra che agevola la digestione).
Essendo un frutto di nicchia costa di più rispetto al classico kiwi verde.
Esiste il kiwi rosso (detto anche red color oppure bicolor) caratterizzato dalla polpa giallo-rossa e dalla buccia color mattone. Questo frutto è ricco di antociani (sostanze che gli conferiscono il tipico colore) quindi possiede una marcata azione antiossidante contro l’invecchiamento delle cellule causato dai radicali liberi e tonifica le pareti dei piccoli vasi sanguigni.
Ultimamente sta incontrando il benestare dei consumatori, il Nergi (o baby kiwi) caratterizzato dalle ridotte dimensioni, dalla buccia edibile, dal sapore molto gradevole e provvisto di vitamina B6. Ottimo per chi pratica sport, questo kiwi mignon è destinato a crescere tanto…
Tra qualche anno sarà messo in commercio un kiwi giallo diploide (Top Gold Always Sweeter) dal sapore dolciastro con note di retrogusto simili al limone e dall’aspetto rassomigliante al mango. Vedremo se soddisferà i raffinati e attenti gusti degli italiani.
Il kiwi ha pochissime controindicazioni: in alcune persone predisposte può innescare reazioni allergiche e se consumato in eccesso (es. più di 2-3 al giorno) può innescare problemi intestinali a seguito delle proprietà lassative possedute.
I semi del frutto non sono idonei a chi soffre di problemi al colon (diverticolosi o morbo di Crohn).
In conclusione si può affermare che il kiwi è proprio un “piccolo grande frutto” dalle tante virtù nascoste.
© Produzione riservata
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Dr. Luciano O. Atzori
Biologo – Esperto in Sicurezza degli Alimenti e in Tutela della Salute
Divulgatore Scientifico – Consulente agroalimentare
Co-founder ISQAlimenti.it