Spesso gli operatori del settore alimentate, come impone la vigente normativa, vengono adeguatamente formati e sensibilizzati sulle corrette procedure e prassi di igiene da applicare durante i differenti cicli produttivi. Anche se tali procedure vengono pedissequamente applicate a volte avviene la contaminazione di alcune aree di lavoro ad opera delle scarpe degli stessi operatori (personale alimentarista) e/o di visitatori.
Come si può ridurre drasticamente questo rischio? Ovviamente non basta usare idonee scarpe da lavoro con suola antiscivolo, con tomaia idrorepellente e facilmente lavabili oltre ovviamente a tutte le altre caratteristiche tecniche tipiche delle scarpe antinfortunistiche (soletta antiforo, puntale di protezione, suola antishock, ecc.).
In queste situazioni il sistema più utilizzato per ridurre il rischio di trasporto di sporcizia (polvere, microrganismi, ecc.) da un’area/reparto a un’altra è sicuramente l’uso di copri scarpe usa e getta (quindi monouso).
Però questo sistema, nonostante la sua semplicità e praticità, non sempre risulta efficace in quanto basta che un solo operatore non usi, oppure usi in maniera scorretta, i copri scarpe che viene compromesso l’operato di tutti gli altri addetti.
Oltre a ciò va anche detto che dovendo sostituire frequentemente questi copri scarpe, nel lungo periodo, questo sistema potrebbe gravare sulle spese di produzione.
Quali altre soluzioni esistono? Nelle medie e grandi aziende agroalimentari una soluzione può essere data dall’utilizzo di specifiche tecnologie atte a pulire e igienizzare le calzature (suola e tomaia) in maniera semplice, efficace e veloce.
Generalmente questi sistemi sono costituiti da una pedana attiva (provvista di spazzole che ruotano in senso rotatorio, di ugelli che spruzzano specifici disinfettanti e di un sistema di asciugatura ad aria compressa), i sistemi vengono posizionati nei cosiddetti “passaggi obbligati” di entrata e uscita dai differenti reparti e si azionano automaticamente al passaggio dell’operatore in quanto ne rilevano il peso.
Generalmente le aziende che producono questi macchinari offrono una vasta possibilità di scelta tra differenti modelli adattabili perfino in spazi ridotti, eventualmente anche provvisti di sistema per l’igienizzazione delle mani e di cancelletto di blocco temporizzato che obbliga l’operatore negligente o “distratto” a eseguire la fondamentale pulizia e igienizzazione delle proprie scarpe prima di accedere ad un reparto che richiede la massima igiene e sicurezza.
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Dr. Luciano O. Atzori
Biologo – Esperto in Sicurezza degli Alimenti e in Tutela della Salute
Divulgatore Scientifico – Consulente aziendale
Co-founder di ISQAlimenti.it